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Due parole con... Massimiliano Nemo

  • Francesco Flauto
  • 8 dic 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Dopo lo spettacolare 4-3 di sabato contro il SassoGenga ritorna anche “Due parole con…”, questa volta in compagnia di Massimiliano Nemo. L’attaccante è rientrato in maniera determinante in tre delle quattro azioni dei gol gialloblù, meritando così “la palma” di migliore in campo.

Massimiliano dopo due risultati deludenti è arrivato finalmente un successo. Quali sono le prime impressioni?

Siamo veramente felici. E’ stata una battaglia, il Sassoferrato Genga si è rivelata una bellissima squadra. Noi siamo sempre andati in avanti, loro non hanno mai mollato ma alla fine l’abbiamo spuntata. C’è grande soddisfazione per questa affermazione casalinga che dà morale in un periodo tutt’altro che semplice, ci fa allenare con più tranquillità e ci dona ancor più consapevolezza di chi siamo e di cosa possiamo raggiungere

Lo spirito battagliero è stato alimentato anche da un campo che era in condizioni precarie.

In questo periodo tutti i campi sono così, ma non è un problema per me. Queste situazioni di gioco spesso mi esaltano e spesso do il meglio.

Il tuo apporto alla gara è stato decisivo: non compari nel tabellino dei marcatori, ma hai preso per mano i tuoi compagni conducendoli alla vittoria.

Sono veramente soddisfatto di aver dato una spinta e un supporto alla mia squadra. Dobbiamo darci tutti una mano, uniti per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati a inizio stagione.

Il simbolo della combattività che hai dimostrato è sicuramente la tua maglietta, che già dopo poco era ricoperta di fango.

Mi viene naturale lottare in questo modo. Se a fine partita mi rendo conto di aver dato tutto posso tornare a casa senza alcun tipo di rammarico, sia in caso di vittoria che di sconfitta.

Nell'ultima sfida hai ricoperto un ruolo atipico per un attaccante come te. Busilacchi ha infatti scelto la posizione di trequartista e tu ti sei adattato nel migliore dei modi sfornando un'ottima prestazione.

Era una cosa che abbiamo provato in settimana. Il mister mi conosce bene e sa che può schierarmi in diversi ruoli, oltretutto in una situazione non facile in quanto ad infortuni in cui ognuno deve adeguarsi.

Penso che il nostro allenatore sia il primo ad essere felice avendo a disposizione la rosa al completo, ma fino a che ciò non sarà possibile dovremo sacrificarci.

Anche tu sei stato vittima di un infortunio ultimamente da cui però sembri aver recuperato. Come ti senti ora?

Al momento sto bene. E' stata dura vedere per quasi due mesi la squadra giocare mentre tu devi allenarti singolarmente. Serve tanta concentrazione e la paura di rifarsi male è normale che ci sia. Adesso sto mettendo minuti sulle gambe e piano piano riprenderò sempre più condizione.

Un'ultima domanda: come si gestisce un campionato così equilibrato?

Tutte le squadre, a parte quelle due o tre con un organico superiore alla media, sono allo stesso livello. Ogni sfida è difficile: puoi vincere con chiunque come puoi perdere con chiunque. Dopo il weekend in cui, in caso di vittoria, festeggi bisogna subito pensare all'impegno successivo con la giusta concentrazione perchè non sai cosa potrà riservarti. Le maggiori difficoltà arrivano con le compagini che ricoprono le zone più basse della classifica: quando si tocca il fondo è normale che ci si allena con più cattiveria. Non bisogna sentirsi superiore a nessuno poichè nel momento in cui sottovaluti l'avversario perdi.

Una stagione si affronta con umiltà e con unione. Nel nostro spogliatoio i "vecchi" aiutano i giovani e viceversa. Contro il SassoGenga i ragazzi della Juniores hanno dato una grande mano dopo una settimana in cui si sono applicati in silenzio. La Passatempese ha bisogno di tutto questo: il gruppo è fondamentale per noi.

Grazie di tutto "guerriero" Massimiliano, continua su questa strada!

di: Francesco Flauto



 
 
 

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